L’automotive, concentrato nell’area di Cassino con lo stabilimento ex FIAT, oggi Stellantis, occupa i primi posti tra i settori di specializzazione del Lazio, sesto nella classifica italiana per numero di addetti, con 29mila impiegati, e quinto per numero di imprese, che sfiorano quota 8mila.
Automotive
Il comparto metalmeccanico conta centinaia di piccole e medie aziende, specializzate nelle lavorazioni intermedie e nella componentistica. Imprese che anche grazie ad Industria 4.0 hanno saputo almeno in parte riqualificarsi.

Sebbene le esportazioni si siano ridotte negli ultimi anni, i veicoli restano una delle voci principali dell’export regionale. Un miliardo e mezzo di euro il valore registrato.
Per portare a compimento il processo sono necessari investimenti importanti in ricerca, sviluppo, innovazione e capitale umano. Il governo ha stanziato 2 miliardi e mezzo di euro finalizzati al credito di imposta e si è attivato per la costituzione di un fondo europeo per gli incentivi alla domanda, destinato a veicoli sostenibili, non necessariamente elettrici.
Un’occasione per i numerosi centri di ricerca e università che nel Lazio si stanno concentrando proprio sulla mobilità sostenibile: l’università di Cassino e del Lazio Meridionale; La Sapienza con il Polo per la Mobilità Sostenibile; l’Università Roma 3; l’Università di Tor Vergata; l’Università della Tuscia; l’Enea con il Laboratorio di Mobilità elettrica Casaccia; il CNR- Istituto sull’Inquinamento Atmosferico.