Risorse e Strumenti

L’Azione della Regione Lazio per Agevolare gli Investitori Esteri

Invest in Lazio Invest in Lazio 01

Negli ultimi anni, la Regione Lazio ha messo in atto diverse politiche e misure agevolative che rendono il territorio particolarmente attrattivo per gli investitori stranieri. Queste iniziative spaziano dalla semplificazione burocratica, alla creazione di incentivi fiscali, fino alla promozione di aree speciali dedicate all’innovazione e alla ricerca.

L’obiettivo è creare un ecosistema competitivo agevolando l’ingresso di capitali che possano contribuire allo sviluppo di settori chiave come l’industria tecnologica, la sostenibilità, la biomedicina, la ricerca scientifica e l’economia digitale.

Accordi di Insediamento e Sviluppo della Regione Lazio

Strumento Regionale

Per maggiori informazioni visitare il sito web della Regione Lazio

L’obiettivo della Regione è promuovere misure straordinarie di semplificazione amministrativa con lo scopo di favorire l’insediamento di siti produttivi ad alta intensità di innovazione e ricerca, la diffusione di modelli produttivi circolari e sostenibili, la riqualificazione di aree industriali dismesse, e la realizzazione di investimenti finalizzati a superare situazioni di crisi aziendale.

La Regione Lazio si configura come localizzazione per gli investimenti finalizzati all’insediamento, ampliamento o miglioramento di impianti o stabilimenti produttivi, promuovendo la stipula di accordi di insediamento e sviluppo delle imprese tra l’amministrazione regionale, gli enti locali interessati e i soggetti proponenti nuove iniziative economiche, che si assumano l’impegno di creare nuova occupazione o riqualificare la forza lavoro impiegata.

I progetti di insediamento produttivo oggetto degli accordi di insediamento e sviluppo, di importo pari o superiore a euro 2.000.000, sono valutati attraverso una conferenza di servizi decisoria, indetta dalla Regione. Tale conferenza si conclude con determinazione motivata, che sostituisce a ogni effetto tutti i pareri, intese, concerti, nulla osta e ogni altro atto di assenso necessario alla realizzazione e gestione del progetto.

Il ricorso alla conferenza di servizi preliminare non risulta più obbligatorio, ma solo limitato agli interventi per i quali, in base alle valutazioni dell’amministrazione regionale rispetto alla complessità del progetto proposto, risulti strettamente necessario.

Invest in Lazio Grant Facility

Strumento Regionale

Per maggiori informazioni visitare il sito web di Lazio Innova.

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Finalità

Con un budget di 20 milioni di euro, il bando sostiene le PMI (anche estere) che investono nel Lazio per creare o rinnovare unità produttive, adottando tecnologie innovative e sostenibili.

Tipologie di investimento ammesse

  • Creazione di una nuova unità produttiva
  • Ampliamento capacità produttiva
  • Cambiamento dei processi produttivi
  • Diversificazione della produzione con nuove attività ATECO

Beneficiari

PMI italiane o estere, iscritte al Registro Imprese italiano o europeo. L’unità produttiva deve essere ubicata nel Lazio (anche da acquisire entro la richiesta di erogazione).

Contributo

  • A fondo perduto fino a 10 milioni € per progetto
  • Intensità variabile (dal 10% al 70%) a seconda dell’intervento, dimensione impresa e localizzazione

Presentazione

Domande a sportello su GeCoWEB Plus, dal 28 agosto 2025 ore 12:00 al 5 marzo 2026 ore 17:00

STEP Lazio

Sostegno allo sviluppo e alla fabbricazione delle tecnologie critiche

Strumento Regionale

Per maggiori informazioni visitare il sito web di Lazio Innova.

La Regione Lazio, attraverso il Programma Regionale FESR Lazio 2021-2027, intende potenziare l’ecosistema produttivo regionale nel campo delle tecnologie strategiche, digitali e sostenibili, coerentemente con la nuova Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l’Europa (Reg. UE 2024/795).

Finalità

L’obiettivo del bando è sostenere progetti ad alto impatto tecnologico e strategico per l’UE, favorendo lo sviluppo o la fabbricazione di tecnologie critiche nei seguenti ambiti:

  • tecnologie digitali avanzate e deep tech;
  • tecnologie pulite ed efficienti, incluse quelle a zero emissioni nette;
  • biotecnologie, compresi farmaci critici.

Beneficiari

Il bando è rivolto a imprese di qualsiasi dimensione con unità produttiva nel Lazio (o da localizzare entro la prima erogazione), anche in forma aggregata. Gli Organismi di Ricerca possono partecipare come partner per le attività di sviluppo sperimentale.

Interventi ammissibili

I progetti devono prevedere, anche alternativamente:

  • investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (Tipologia A);
  • attività di sviluppo sperimentale (Tipologia B).

Solo nel caso di Progetti che comprendono Investimenti (A), che includano o meno Attività di Sviluppo Sperimentale (B), sono ammissibili interventi accessori per: formazione del personale (Tipologia C); consulenze per industrializzazione/commercializzazione (Tipologia D) – riservata alle PMI; premio per fideiussione a garanzia dell’anticipo (Tipologia E).

Agevolazioni

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto fino a 10 milioni di euro per progetto. Le percentuali di contributo variano in funzione della dimensione d’impresa, della localizzazione e della tipologia di intervento.

Durata

I progetti devono essere completati e rendicontati entro 24 mesi dalla Data di Concessione, il termine è di 36 mesi per i Progetti con Costi Ammessi di importo superiore a 10 milioni di euro.

Presentazione della domanda

La procedura è a sportello: le domande, valutate in ordine cronologico, possono essere presentate sulla piattaforma GeCoWEB Plus dalle ore 12:00 del 17 luglio 2025 fino alle ore 17:00 del 5 marzo 2026.

Investimenti strategici PMI

Strumento Regionale

Per maggiori informazioni visitare il sito web di Lazio Innova.

La Regione Lazio che si propone, nell’ambito del Programma Regionale FESR 2021-2027 di potenziare la crescita sostenibile e la competitività delle Piccole e Medie Imprese, sostiene progetti di ampliamento, diversificazione e modernizzazione di unità produttive esistenti, mediante l’adozione di tecnologie innovative e sostenibilii. Sono escluse le iniziative volte all’avvio di nuove attività o alla mera sostituzione di impianti.

La dotazione complessiva è pari a 40 milioni di euro, a valere sul PR FESR Lazio 2021–2027 – Obiettivo specifico 1.3.

Beneficiari

Possono accedere al bando le PMI in forma singola, con sede o unità produttiva nel Lazio (o da acquisire entro la prima erogazione). È richiesta un’adeguata capacità finanziaria e il possesso dei requisiti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.

Investimento minimo e spese ammissibili

L’investimento minimo è di 500.000 euro di cui, di cui almeno il 75% in spese per investimenti materiali e immateriali. Sono ammesse anche spese per formazione del personale e servizi di supporto all’industrializzazione e commercializzazione. Il premio della fideiussione per l’anticipo obbligatorio è anch’esso incluso tra i costi ammissibili.

Agevolazioni

Il contributo è a fondo perduto, fino a un massimo di 10 milioni di euro per progetto, con intensità variabili dal 10% al 70% in base alla localizzazione dell’investimento, alla dimensione dell’impresa e alla tipologia di intervento. È prevista anche la possibilità di applicare il regime de minimis.

Durata

I progetti devono essere completati entro 18 mesi dalla concessione (24 o 36 mesi per investimenti superiori rispettivamente a 3 o 10 milioni di euro). Sono previsti stati di avanzamento lavori e un anticipo del 40% a fronte di garanzia fideiussoria.

Presentazione della domanda

La procedura è a sportello: le domande, valutate in ordine cronologico, possono essere presentate sulla piattaforma GeCoWEB Plus dalle ore 12:00 del 17 luglio 2025 fino alle ore 17:00 del 5 marzo 2026, salvo esaurimento anticipato delle risorse.

VENTURE TECH Lazio

Strumento Regionale

Per maggiori informazioni visitare il sito web di Lazio Innova.

La Regione Lazio promuove il fondo VENTURE TECH Lazio, uno strumento finanziario innovativo cofinanziato dal PR FESR Lazio 2021-2027, volto a rafforzare l’ecosistema regionale dell’innovazione mediante investimenti strutturati in start-up e PMI innovative ad alto contenuto tecnologico, con l’obiettivo di attrarre investitori e sostenere operatori professionali, che combinano capitale e servizi per la crescita, attraverso specifici programmi di accelerazione basati nel Lazio. L’iniziativa si focalizza in particolare su iniziative deep tech, hard tech, tech transfer e sulle Tecnologie STEP.

Finalità

La misura si rivolge a soggetti qualificati (Investitori Attivi) che forniscono alle imprese sia capitali sia servizi per lo sviluppo (quali acceleratori, incubatori, venture builder, etc.) attraverso specifici programmi di accelerazione basati nel Lazio.

Agevolazioni

Lo strumento opera tramite un contratto di associazione in partecipazione tra Regione Lazio ed Investitori Attivi. Gli Investitori Attivi devono apportare almeno il 30% del capitale totale (di cui almeno il 20% con risorse proprie).

Il Commitment VTL per ciascun Accordo non è inferiore a 1,5 milioni di euro e non supera i 6 milioni di euro.

Beneficiari

Sono ammissibili agli investimenti predisposti attraverso i contratti di associazione esclusivamente piccole imprese iscritte da non più di 5 anni al registro imprese e operanti nel Lazio (o che si impegnino a localizzarsi nel territorio regionale).

Durata

La durata della misura VTL è fissata fino al 31 dicembre 2035. Ogni Accordo ha due fasi:

  • Investment period: dalla firma dell’Accordo fino al 31 dicembre 2029 (o data antecedente specificata);
  • Divestment period: dal giorno successivo alla fine dell’investment period e comunque non oltre il 31 dicembre 2035.

Presentazione della domanda

Le Proposte di investimento possono essere presentate esclusivamente a partire dalle ore 12:00 del 25 luglio 2025 ed entro e non oltre le ore 12:00 del 13 ottobre 2025 tramite la piattaforma GeCoWEB Plus.

Zona Logistica Semplificata (ZLS)

Strumento Regionale

Per maggiori informazioni visitare il sito web della Regione Lazio

Finalità

La Zona Logistica Semplificata (ZLS) è una misura introdotta con la Legge di Bilancio 2018 per favorire gli investimenti nelle aree portuali delle regioni più sviluppate del Centro-Nord Italia. Il decreto del 4 marzo 2024 ha regolamentato l’attuazione delle ZLS, e il 17 aprile 2024 sono state istituite le prime zone.

ZLS nel Lazio

La Regione Lazio ha proposto l’istituzione di una ZLS con il Piano di Sviluppo Strategico 2024, con i seguenti obiettivi:

  • sostenere gli investimenti delle PMI locali;
  • attirare nuovi operatori per aumentare l’occupazione;
  • rafforzare le catene del valore regionali e interregionali;
  • migliorare l’infrastruttura logistica e il ruolo dei porti;
  • valorizzare il territorio costiero del Lazio.

Le misure previste includono:

  • semplificazione amministrativa per le imprese;
  • efficientamento dei servizi portuali e doganali;
  • potenziamento delle connessioni stradali e ferroviarie;
  • incentivi fiscali e finanziari per le aziende;
  • coinvolgimento della BEI e di altri strumenti di finanza pubblica.

Destinatari

I Comuni interessati dalla ZLS nel Lazio sono Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta, Roma, Santa Palomba/Pomezia, Guidonia, Orte, Fondi, Fara in Sabina e Colleferro.

Agevolazioni per le imprese nella ZLS

Le aziende operanti nella ZLS beneficeranno di:

  • credito d’imposta nei limiti UE;
  • incentivi agli investimenti finanziati dalla Regione;
  • semplificazione burocratica per ridurre tempi e costi;
  • possibile zona franca doganale interclusa, con vantaggi fiscali e doganali.
Invest in Lazio Invest in Lazio 02

Invest EU

Strumento Nazionale

Per maggiori informazioni visitare il sito web della Regione Lazio

InvestEU è il programma per il periodo 2021-2027 a sostegno del rilancio degli investimenti privati nell’Unione Europea che ha l’obiettivo di favorire competitività e crescita nel lungo periodo.

Il Programma è composto da tre pilastri:

    • Il Fondo (InvestEU Fund) offre una garanzia di bilancio dell’Unione – pari a circa 26,2 miliardi di euro – a copertura delle risorse erogate dai partner finanziari. Il Fondo sostiene progetti ad alto valore aggiunto e coerenti con gli obiettivi delle politiche dell’UE, ma che per il profilo di rischio avrebbero difficoltà ad accedere a finanziamenti.
  • Il Polo di consulenza (Advisory Hub) che fornisce sostegno sotto forma di assistenza e misure di accompagnamento durante l’intero ciclo di investimento, favorendo così l’ideazione e lo sviluppo dei progetti e l’accesso ai finanziamenti.
  • Il Portale (InvestEu Portal) fornisce dati facilmente accessibili per promuovere i progetti che sono alla ricerca di finanziamenti.

Il programma InvestEU ha attivato diverse iniziative nella Regione Lazio per sostenere la crescita economica e l’innovazione, tra cui le garanzie del Fondo Europeo per gli Investimenti a Illimity Bank al fine di migliorare l’accesso ai finanziamenti per le PMI italiane, sostenendo la loro transizione verde e digitale.

Contratto di Sviluppo

Strumento Nazionale

Per maggiori informazioni visitare il sito web del Ministero delle Imprese e del Made in Italy

Finalità

Il Contratto di Sviluppo rappresenta il principale strumento agevolativo nazionale dedicato al sostegno di programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni, anche attraverso l’attrazione di investimenti esteri.

Beneficiari

Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle imprese italiane ed estere di qualsiasi dimensione che effettuano investimenti sul territorio italiano. Il numero complessivo di imprese partecipanti non può essere superiore a cinque ed il programma di sviluppo può essere realizzato in forma congiunta, anche mediante il ricorso al contratto di rete.

Programmi ammissibili

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy utilizza questo strumento con l’obiettivo di incentivare:

  • programmi di sviluppo industriali, compresi i programmi riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli; 
  • programmi di sviluppo di attività turistiche che possono comprendere, per un importo non superiore al 20% degli investimenti complessivi da realizzare, programmi destinati allo sviluppo delle attività commerciali;
  • programmi di sviluppo per la tutela ambientale.

Il Contratto di Sviluppo può essere composto da uno o più progetti di investimento  e da eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, connessi e funzionali tra loro.

Investimento minimo

L’investimento minimo richiesto è di 20 milioni di euro, che si riduce a 7,5 milioni di euro per i progetti di trasformazione di prodotti agricoli e per i progetti turistici localizzati nelle aree interne del Paese, ovvero che prevedano il recupero di strutture dismesse.

Agevolazione

Le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche in combinazione tra loro, nel limite massimo del 75% delle spese e dei costi ammissibili:

  • contributo a fondo perduto;
  • finanziamento agevolato;

L’entità delle agevolazioni è determinata sulla base della tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa, fermo restando che l’ammontare e la forma dei contributi concedibili vengono definiti nell’ambito della fase di negoziazione.

Durata

Il programma di sviluppo deve essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni e deve essere concluso entro 36 mesi dalla data della determinazione attestante la concessione delle agevolazioni.

Accordo di Sviluppo

Per i programmi di grandi dimensioni che prevedono investimenti ammissibili pari ad almeno 50 milioni di euro e rivestono una particolare rilevanza strategica, è attiva una specifica procedura: l’Accordo di Sviluppo, che implica una corsia preferenziale per l’accesso alle risorse finanziarie, una riduzione dei tempi di istruttoria e un maggiore coinvolgimento delle amministrazioni coinvolte (procedura fast track).

Italia Startup Visa

Strumento Nazionale

Per maggiori informazioni visitare il sito web.

Italia Startup Visa nasce con “Destinazione Italia”, il piano del governo studiato per attrarre investimenti dall’estero e potenziare la competitività delle imprese italiane. I visti sono uno strumento per regolare i flussi e quindi essere utilizzati come incentivo per calamitare e trattenere talenti ed innovazione. E in particolare per favorire l’ingresso in Italia di imprenditori innovativi.

In questo contesto, il Decreto Flussi 2013 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 19 dicembre 2013) ha introdotto una nuova categoria di ingresso per lavoro autonomo: i cittadini stranieri che intendono costituire startup innovative (ai sensi della legge 221/2012), a condizione che ricorrano i requisiti di legge e che l’attività dia luogo a un rapporto di lavoro autonomo con l’impresa.

Requisiti di ammissione

Possono richiedere un visto d’ingresso per lavoro autonomo startup i cittadini di Paesi non UE che intendono costituire sul territorio italiano una startup innovativa come definita all’art. 25, comma 2, del decreto-legge 179/2012. Nel costituire l’impresa, la candidatura può essere supportata, anche finanziariamente, dagli incubatori certificati di cui all’art. 25, comma 5, dello stesso decreto.

Procedure per il rilascio del visto

Richiesta diretta

Il percorso è interamente digitalizzato e si compone delle seguenti fasi:

  • Fase 1 – Invio candidatura: il cittadino non UE invia all’indirizzo italiastartupvisa@mise.gov.it un modulo di candidatura compilato e l’attestazione riguardante il possesso di una disponibilità finanziaria non inferiore a 50.000 euro, da impiegare per la costituzione della nuova startup innovativa, unitamente al passaporto.
  • Fase 2 – Valutazione: il Comitato tecnico ISV valuta la proposta entro 30 giorni e, in caso positivo, rilascia il Nulla Osta al visto.
  • Fase 3 – Rilascio visto: entro 3 mesi dal Nulla Osta, il candidato si reca alla sede consolare italiana per ottenere il visto per lavoro autonomo startup, valido un anno.

Richiesta attraverso l’incubatore certificato

Il cittadino non UE che ottenga l’accoglienza da parte di un incubatore certificato non deve presentare il modulo standard, ma un’attestazione del legale rappresentante dell’incubatore che confermi la disponibilità ad assisterlo nella creazione della startup. La legge (art. 25, comma 5) definisce gli incubatori certificati come società di capitali, costituite anche in forma cooperativa, che sostengono la nascita e lo sviluppo di startup innovative mediante l’offerta di servizi di incubazione fisica.

La documentazione attestante la disponibilità delle risorse finanziarie resta obbligatoria. Il Nulla Osta, in questo caso, ha funzione di verifica documentale e legale, mentre la valutazione di merito sul modello di business è affidata all’incubatore.

Richiesta proveniente da team imprenditoriali

Il programma Italia Startup Visa permette a gruppi di massimo 5 cittadini non UE (fino a 10 in casi eccezionali) di candidarsi congiuntamente per fondare una startup innovativa in Italia. Ogni membro deve essere cofondatore e lavorare in modo autonomo, rispettando i requisiti per il visto per lavoro autonomo, senza obbligo di possedere una quota minima del capitale. Il team deve dimostrare risorse finanziarie adeguate, con una soglia indicativa minima di 50.000 euro complessivi, valutata caso per caso dal Comitato tecnico. I fondi possono provenire da uno o più membri o da investitori terzi. La candidatura va presentata con una sola lettera di accompagnamento.

Richiesta per “aggregazione” verso una startup innovativa già costituita

Il Nulla Osta ISV può essere concesso anche a cittadini non UE che intendono assumere un ruolo dirigenziale in una startup innovativa già attiva da almeno tre anni e iscritta alla sezione speciale del Registro delle Imprese.

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